Combat Commander (GMT) – Il Regolamento per il torneo alla convention di San Marino

Pubblichiamo qui la prima stesura del regolamento del Torneo di Combat Commander organizzato dall’ASGS di San Marino di Gian Carlo Ceccoli in occasione della convention. Abbiamo anche inserito gli orari di massima e il format che seguiremo. Lo scrivente avrà cura di convocare i giocatori presso i tavoli predisposti per l’occasione. Le iscrizioni scadono il 24 aprile. Potete iscrivervi inviando email a Gian Carlo o allo scrivente. Basta anche un commento a questo post. Al momento conto 5 partecipanti. Nei prossimi giorni pubblicheremo anche un modulo d’iscrizione.
“Regolamento Torneo Combat Commander – Prima stesura
Prima di determinare il format del torneo, é necessario stabilire quante partite ogni giocatore potrà disputare. In una 3 giorni di una qualsiasi convention é doveroso lasciare del tempo libero ai contendenti. Si prevede che ogni giocatore possa giocare non più di 4 partite secondo i seguenti orari che potrebbero subire dei cambiamenti:
Venerdì dalle 16.00 alle 19.00 Round 1
Sabato dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30 Round 2 e 3
Domenica dalle 10 alle 13 Round 4
Si deve partire dal presupposto che qualche giocatore potrebbe unirsi al torneo solo dal sabato mattina, quindi per recuperare alcune ore, si potrebbe comprimere la sessione del sabato e consentire la disputa di 3 partite.
Il formato previsto alla luce del preambolo e prevedendo la presenza di 8 o meno giocatori, é quello svizzero in cui tutti i giocatori disputeranno 4 incontri e le partite saranno formate secondo i vincitori e i perdenti di ogni tavolo. Ad esempio se nella prima partita il giocatore A vince contro il B e nella seconda partita C vince contro D, nel turno successivo A giocherà contro C e B contro D. Nel terzo turno nel caso di più vincitori, si formeranno partite fra coloro che non si sono ancora incontrati.
Gli scenari utilizzati saranno quelli esclusivamente della scatola base ( i giocatori potrebbero non possedere le espansioni) e saranno ( lo scenario 1 è escluso) assegnati in maniera casuale alle coppie di giocatori. Anche le coppie di giocatori saranno formate casualmente senza alcun criterio prestabilito.
Nel caso di un numero di giocatori dispari, colui che non disputa il primo turno, giocherá la prima partita il sabato alle 09.30. In questo caso si dovranno rivedere gli orari, ma ogni giocatore dovrà aver disputato 4 partite. Le paritá nella classifica che potrebbero verificarsi saranno così considerate:
Scontri diretti
Spareggio da giocarsi sullo scenario 1
Se mancasse il tempo per disputare lo spareggio, andiamo ai rigori. Ogni giocatore pesca una carta. Chi ha il punteggio più alto consegue un punto. Il primo giocatore che raggiunge 5 punti, si aggiudica lo spareggio.
Alla fine del torneo sarà stilata una graduatoria finale. Si prevede di bissare il torneo anche in occasione dei Wargames Days di Latina in Ottobre.
May be an image of 7 people and text
View insights
457 post reach
All reactions:

Gian Carlo Ceccoli, Roberto Rossi and 4 others

Pubblicato in Combat Commander, Convention, GMT, Tornei e competizioni | Lascia un commento

Guderian’s Blitzkrieg – Serie OCS di Dean Essig

#ocs #guderianblitzkrieg Ricordando Dean Essig. Il primo volume della serie seppur risalente al 1992 apriva una nuova stagione al board wargame di livello medio alto. I supply point necessari per le offensive, le catene di camion per aumentare la dislocazione dei rifornimenti, le varie modalità che le unità potevano assumere, una tabella di combattimento variegata e completa erano meccaniche che avrebbero poi portato il sistema OCS a uno dei migliori esistenti per questa scala. Nella fattispecie la versione delle regole di Guderian’s Blitzkrieg venne poi sviluppata già con il secondo titolo della serie Enemy at the Gates ( il più giocato dallo scrivente) per poi arrivare a capolavori quali Case Blue. Lo stesso Dean Essig disse che questo sistema non era per “deboli”. Esso richiede applicazione e desiderio di approfondire, anche sperimentare le mille e uno combinazioni offerte dalla serie. Anche questa serie non può mancare nel background di un wargamer. Non è finita certo qui con l’OCS, ma speriamo di aver suscitato nei neofiti interesse e desiderio di provare. Stay Tuned!

Pubblicato in Gamers/MMP, Guderian's Blitzkrieg, Serie OCS | Contrassegnato | Lascia un commento

Stalingrad Pocket I – serie SCS di Dean Essig

#scs #stalingradpocket Ricordando Dean Essig. Scenario ” Race to Kalach”. Fine del terzo turno sovietico con vittoria conseguita grazie ad avere 20 punti di attacco a sud della linea di esagoni 31.xx. Con qualche unità sopravvissuta in più la corsa al Don poteva essere fermata. Lo scenario può essere vinto dal sovietico solo spingendo lungo la direttrice principale ( strada in nero) verso Nizne-Chirskaya per mantenere le unità rifornite ( gli HQ muovono solo lungo la strada) senza perdersi in attacchi secondari. Si consiglia sempre per entrambe le parti di mantenere un fronte ( un fatto ancora valido nella guerra moderna con le dovute eccezioni). Giocherete 16 turni dell’operazione Uranus in circa due lunghe serate e potrete analizzare i problemi dell’esercito tedesco e quelli del sovietico su una mappa che vi offre la complessità geografica dell’area con le grandi barriere fluviali del Don e del Volga. Ancora oggi non si vede nel panorama dei wargame sul mercato un prodotto che unisca giocabilità, verosimiglianza e godibilità come lo Stalingrad Pocket della Gamers. Il maestoso Stalingrad ’42 simula l’intera campagna di Fall Blau e altre ottime produzioni sono certamente più complesse. SP è stato il primo della serie Standard, ci ha dato modo di comprendere ancora di più le dinamiche del fronte orientale in due serate. La scatola consente di giocare oltre al gioco campagna, lo scenario Wintergewitter che lo scrivente ha giocato nella seconda versione di SP. Per certi versi la prima edizione è più snella, ma come si diceva in precedenza entrambe le versioni sono consigliabili. Stay Tuned 🙂 .

Pubblicato in Gamers/MMP, Serie SCS, Stalingrad Pocket | Contrassegnato | Lascia un commento

Stalingrad Pocket I – Serie SCS di Dean Essig

#scs #stalingradpocket Scenario “Race to Kalach”. Poco può fare la linea difensiva rumena contro l’attacco massiccio di due armate sovietiche al completo con unità meccanizzate che imperversano con gli overrun ( sempre una semplice piccola regola che ci dà un’idea del combattimento in movimento). L’asse può solo concentrarsi sulla difesa dei ponti sul Don e sul Chir. Si ricordi che il sovietico distribuisce i rifornimenti attraverso gli HQ e deve mantenere le unità entro il raggio di rifornimento ( raddoppiato se si traccia lungo le strade che diventano così ovvi punti nevralgici sia dell’attaccante che del difensore). Proprio in questi aspetti Stalingrad Pocket rappresentava una bella novità con la possibilità di giocare quasi immediatamente, avere una verosimiglianza dell’evento e dedicarsi alla strategia da seguire. La bellezza della semplicità. Grazie Dean Essig 🙂 .

Pubblicato in Gamers/MMP, Serie SCS, Stalingrad Pocket | Contrassegnato | Lascia un commento

Stalingrad Pocket I – Serie SCS di Dean Essig

#deanessig #scs #stalingradpocket La serie Standard Combat di Essig aprì una nuova stagione dell’hex and counter ( riprendendo anche concetti noti della SPI) e negli anni ’90 la serie consentì nuove possibilità di gioco. Non si dimentichi che Essig già aveva avviato la serie tattica sulla seconda guerra mondiale e quella reggimentale per la guerra civile americana, ma questo Stalingrad Pocket prese piede subito ( almeno in Italia). La grafica di questa mappa non è certamente comparabile all’attuale, ma era decentemente chiara e facilmente decodificabile. Avere tutte le tabelle sulla mappa ( vedi SPI) era un aiuto in più per i due giocatori. Abbiamo completato lo schieramento delle truppe rumene lungo il Don e sulla destra in alto vedete l’11° corpo tedesco. A distanza di diversi anni qualche grattacapo mi viene dal piazzamento sovietico e dalle Katyushe che vengono utilizzate immediatamente e poi rimosse ( differentemente dalla II edizione). Stay Tuned

 

Pubblicato in Esperienze di gioco, Gamers/MMP, Serie SCS, Stalingrad Pocket | Contrassegnato | Lascia un commento

Norman Conquests – La Battaglia di Stamford Bridge di Ernesto Maglio

Cosa ha di particolare la battaglia di Stamford Bridge? Le curiosità non sono poche
  • Sul campo di battaglia si affrontano due re con quasi lo stesso nome… Uno è Harald III Sigurdsson, noto come lo Spietato, Re di Norvegia. L’altro è Harold Godwinson, o Aroldo II, ultimo sovrano inglese di stirpe anglosassone.
  • Poco prima della battaglia un uomo solitario, inglese, si presenta di fronte ai due generali nemici, Harald e Tostig, per parlamentare. Ma quando gli viene chiesto quanta terra è disposto ad offrire al re Harald lui risponde: «sette piedi di terra inglese, poiché è più alto di altri uomini». Intendendo la terra necessaria per una fossa… Colpito dall’audacia del cavaliere solitario il Re Harald chiede al suo alleato Tostig chi fosse costui. La risposta è sorprendente. Si tratta del re Harold in persona. Tostig lo conosceva bene. Perchè era suo fratello maggiore.
  • L’avanzata inglese fu arrestata dalla necessità di attraversare la strozzatura dovuta al ponte che dà il nome alla battaglia . A bloccare il ponte vi era un gigantesco norreno armato d’ascia che tenne a bada l’intero esercito inglese. Secondo il racconto, questo soldato uccise 40 inglesi, prima di essere sconfitto da un soldato che guadò il fiume dentro a un barile e ficcò la sua lancia tra le assi del ponte, ferendo a morte il norreno
  • La battaglia fu un massacro per i norvegesi. Sia il Re Harold che il traditore Tostig morirono trafitti dalle frecce. E a nulla valse l’arrivo di rinforzi norreni. In quell’area così piccola morirono così tante persone che si dice che le loro ossa sbiancarono il campo 50 anni dopo la battaglia. Ma la vendetta non si farà attendere, sul campo di Hastings.
Una bellissima partita introduttiva oggi con l’amico Carlo Diolaiti nelle piane dello Yorkshire. Gli inglesi partono alla carica al primo turno inanellando tre attivazioni continuative. La migliore partenza possibile. Ma i dadi non rotolano altrettanto bene sui tiri per gli shock della prima linea. E gli inglesi si piantano sul muro di scudi norreno.
Negli scontri di posizione successivi la linea norvegese sinistra si spezza e cede, ma nell’attivazione successiva lo stesso accade allo schieramento inglese sul lato opposto.
Inizia un doppio aggiramento.
A ribaltare il risultato storico ci pensa poi l’arrivo imprevisto di Orre, e dei suoi rinforzi norvegesi, molto prima di quanto ci si poteva attendere.
L’ultimo impatto è disperato. Si tenta di salvare i due Re, rimasti praticamente da soli (e con molti tiri casualty fatti).
I due fronti collassano quasi contemporaneamente, chiudendo la partita in una sanguinosa parità.
Un gioco snello, divertente, ma capace sempre di offrire scelte non banali. Morale della storia: Ci prudono ancora le mani.
Pubblicato in Esperienze di gioco, GMT, Men of Iron, Norman Conquests | Contrassegnato | Lascia un commento

Stalingrad Pocket (The Gamers) – La prima versione

Dal numero 4 della rivista Operations della Gamers amministrata da Dean Essig. A breve metteremo disponibili via pdf i numeri della rivista in nostro possesso (che già avevamo distribuito in precedenza). In questo articolo l’inizio della creazione del primo wargame appartenente alla serie Standard Combat. Un tuffo nel passato, ma nemmeno tanto, dato che ancora oggi questa serie resiste al tempo e nuovi wargame vengono prodotti. Alla fine, in quel lontano 1992 (inizi 1993) era la Gamers a “dominare” il mercato con la GMT ancora “giovane” e altre case sparse, ma senza un preciso filo conduttore (senza dimenticare la Victory Games). Questa serie è stata e sarà sempre un cavallo di battaglia per il nostro hobby e probabilmente la più giocata di sempre. Si ricordi comunque che le serie sulla guerra civile americana e la serie tattica erano già sul mercato. L’articolo è presente anche nelle note di Essig nel wargame.
Stalingrad Pocket:
A Preview by Dean N. Essig
The history of this game (Stalingrad Pocket, to be released June, 1992) is interesting in and of itself. After I came back from my first hospital stay back in J uly 1990, there it was sitting in a huge pile of unopened company mail which had been accumulating while I was “indisposed” for the previous five weeks. It was an essentially finished game, with a beautiful hand drawn map, a complete set of counters, its own little rule book- something that could almost be released as is. In my crippled condition, as I could not give the game a fair look, I sent off a letter to its designer, Masahiro Yamazaki in Japan explaining my plight and giving my word to check it out as soon as I was able. Getting out from the backlog of work that had been piled up while I was enjoying my restful hospital stay and putting out Objective: Schmidt took up the next few months. When the dust started to settle, and I had enough time before my next rendezvous with a Mayo Clinic surgeon waving a knife, I set the little game up and gave it a shot.
While the play revealed a number of flaws in the original system, it showed the research to be good and that the game had a lot of merit if it had its system revamped. I wrote Masahiro and asked his permission to reformat the thing into the Standard Combat Series rules I had cobbled together some time back. The design of those rules had been the easiest project I had undertaken in years-the hardest part was naming the series. We dug out our Roget’s and looked up every possible version of the word “simple” so as to come up with something which conveyed the right idea-simple, yet not simplistic and not having the bad karma associated with the term introductory. Standard was our best bet, but my favorite is still “Undeveloped.” I could just see us releasing the “Undeveloped Combat Series” and guys would be rolling in the aisles at game stores world wide! Cooler heads, however, prevailed…
Pubblicato in Gamers/MMP, Serie SCS, Stalingrad Pocket | Contrassegnato | Lascia un commento

France ’40 (GMT) – La seconda edizione

#ilgiannizzeronero La diretta di oggi è stata un disastro a causa di una linea internet capricciosa. Ecco il video completo sull’ottima scatola del wargame di Mark Simonitch “France ’40” (ho rimandato Rebel Fury) . Una seconda edizione con qualche valore aggiunto che non dovrebbe mancare nel vostro bagaglio culturale 🙂 . Stay Tuned!!

 

Pubblicato in France 40, GMT, Recensioni, serie 4X di Mark Simoitch | Contrassegnato | Lascia un commento

Votes for Women di Marzio Foggetti

Siamo finalmente riusciti a giocare a Votes for Women, uno di quei prodotti ludici che definisco come “simulazioni storico-politiche.
Totalmente immersivo, si sente costantemente la lotta per portare la rivendicazione del suffragio universale all’approvazione del Congresso; i conservatori non lesinano colpi bassi ed il movimento suffragista deve arrampicarsi con le unghie su una parete di granito per quasi tutta la prima parte dei 6 turni di gioco.
Il periodo temporale è quello che va dal 1848 al 1920 e lo scopo è quello di far approvare quello che diventerà il diciannovesimo emendamento della Costituzione, quello sul suffragio universale, quello che estese il diritto di voto anche alle donne.
Si battaglia per sei turni per aumentare la propria base politica, i suffragisti, inoltre, devono riuscire a portare l’ememdamento all’approvazione del Congresso mentre i conservatori devono impedirlo e se vi riescono vincono automaticamente; nel caso di successo dei suffragisti allora si passa alla ratifica dei vari stati fino a raggiungere la maggioranza qualificata necessaria all’approvazione e devo dire che questa fase è decisamente “pirotecnica”.
Consigliatissimo anche per la quantità di riproduzioni di documenti originali.
Enjoy
Pubblicato in Recensioni, Simulazioni Storico/Politiche | Contrassegnato | Lascia un commento

I Mini wargame – Cesare nelle Gallie di Marco Pisanò

Final Consideration : Cesare nelle Gallie.
Intanto i legnetti ci sono…. belle e robuste pedine con bei disegni.
Perfette, perchè ho preso questo solitario per mio figlio di 11 anni, da giocare assieme in cooperativo, dopo avergli propinato kili di documentari… (non gli ho fatto tradurre il de bello gallico, ma solo perchè l’ablaivo mi crea problemi anche dopo decenni…)
Missione riuscitissima. Abbiamo inchiodato Vercingetorige con l’ultimo tiro di dadi dell’ultimo turno e l’ho mandato a letto gongolante.
Direi che è un ottimo e onesto introduttivo. Leggero (1 pagina di regole), poche e leggere tabelle che al secondo turno padroneggiava a memoria, fa valutare opzioni e con la giusta alea.
Pubblicato in miniwargame, Novità, Recensioni | Lascia un commento

Combat Commander di Enrico Musante

Ciao a tutti,
io sono un grande appassionato di Memoir’44, e avrò giocato il suo primo scenario decine di volte, utilizzandolo per mostrare a tanti giocatori che i wargame non sono poi questi mostri così complicati.
Per chi non lo sapesse, parlo dello scenario della conquista da parte delle truppe inglesi del famoso Pegasus bridge, appena dopo lo sbarco in Normandia. Ieri sera un mio amico mi ha proposto di giocare lo stesso scenario, ma utilizzando un sistema di gioco più avanzato, ossia Combat Commander , sfruttando l’espansione Normandy che contiene il suddetto scenario.
Non me lo sono fatto dire due volte, e lo abbiamo subito intavolato. Le regole sono praticamente le stesse di CCE, a parte il vincolo di dover sempre scartare tutte le carte se non si esegue in quel turno almeno una azione. A dire il vero, non possedendo l’espansione Normandy, ma solo il gioco base, non so se sia un vincolo legato all’espansione o al singolo scenario, ma non è importante.
Ho preso gli inglesi, e mi sono preparato a liberare il ponte prima dell’arrivo dei rinforzi tedeschi, dato che le mie unità erano migliori di quelle del mio avversario (i miei rinforzi sarebbero arrivati solo dopo, probabilmente troppo tardi). Ho disposto i miei uomini nella posizione più avanzata possibile, anche a costo di partire dal filo spinato, considerando che la trincea nemica risultava adiacente. Purtroppo all’inizio non avevo modo di impartire ai miei soldati l’ordine di muoversi, quindi ho lanciato con successo un bengala per poter avvistare i miei nemici ed ho fatto fuoco con il mortaio, nella speranza di allontanare dalla trincea le avanguardie tedesche, ma senza successo. I tedeschi hanno reagito utilizzando il cannone presente nel bunker, ma la perizia del tenente che guidava i miei uomini ha impedito che si disperdessero. Poi sono finalmente riuscito ad avanzare e a circondare le unità nemiche all’imboccatura del ponte. Sotto il fuoco incrociato delle mie truppe, la squadra tedesca che occupava l’estremità del ponte ha ceduto e sono riuscito ad occupare questa posizione. Nonostante il fuoco del cannone e delle restanti truppe nemiche, sono riuscito a mantenere la posizione, e con un assalto all’arma bianca mi sono impadronito anche del bunker. A quel punto avrei potuto utilizzare il cannone contro i miei avversari, ma ho preferito cercare di conquistare anche l’altro lato del ponte. Purtroppo il primo attacco è fallito, ma con un sapiente uso delle granate fumogene sono riuscito ad evitare di essere spazzato via dal fuoco avversario.
Nel frattempo i minuti scorrevano più in fretta del previsto e i miei nemici si sentivano sicuri del fatto che non sarei riuscito a prendere il ponte prima della fine della battaglia. I rinforzi tedeschi ed alleati erano gia scesi in campo, anche se erano ancora troppo lontani per influire sulle sorti dello scontro. Cogliendo un’occasione insperata, sono riuscito a portare un secondo attacco ravvicinato che ha capovolto la situazione: ora il ponte era interamente in mano inglese, e il fumo impediva ai rinforzi tedeschi di aprire il fuoco sui miei soldati. Poco dopo la battaglia si è conclusa con la mia prima vittoria a questo gioco.
E’ la mia sesta partita a Combat Commander (Europe), quindi ritengo di potervi finalmente descrivere le mie impressioni (senza voler scrivere una recensione degna di questo nome).
Il gioco è divertente, sufficientemente breve (la prima partita è durata oltre 3 ore, l’ultima 90 minuti) e non eccessivamente complesso per una persona abituata a giocare con gli esagoni da anni e pratico di linee di vista, effetti dei terreni, ostacoli, coperture, distanze di tiro, punti di movimento, morale, forza di attacco, differenze tra unità soppresse, danneggiate o in rotta, stacking, obiettivi, ecc.
Eravamo nella sede della associazione di giocatori da tavolo di cui faccio parte, ma le facce sbigottite intorno a noi facevano capire senza ombra di dubbio la distanza siderale tra un gioco da tavolo (anche complesso) e un wargame degno di entrare in una certa lista.
A parte questo, trovo che il sistema soffra solo di qualche problema di usabilità e ergonomia: i counter delle armi sono troppo piccoli, quindi le scritte sono a malapena leggibili, così come tutti i counter “di servizio” (nell’espansione Normandy hanno ingrandito almeno quelli degli obiettivi, e ciò significa che si sono resi conto di averli pensati in origine delle dimensioni sbagliate). La scelta di dover utilizzare un elastico, un filo o un altro sistema per verificare la linea di vista (non bisogna controllare gli esagoni, ma i disegni presenti sulla mappa) è decisamente discutibile.
Promosso a pieni voti, per quanto mi riguarda, anche se trovo che a livello di complessità rappresenti il limite superiore oltre il quale al momento non avrei voglia di spingermi.
Pubblicato in Combat Commander, Esperienze di gioco, GMT, Recensioni | Lascia un commento