Konigsberg (Revolution Games) di Nando Ferrari

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KONIGSBERG, IMPRESSIONI FINALI.
Ieri sera ho terminato la prima partita del gioco della Revolution Games, che utilizza il sistema di A Victory Lost e A Victory Denied, della MMP (giochi che avevo molto apprezzato).
Devo dire che raramente il finale di una partita è stato così emozionante. Livio, il mio avversario, è notoriamente un monumento alla sfiga con i dadi, al punto che è l’unico che riesca ad oscurare perfino la mia fama di Paperino cronico. In Konigsberg ha ribaltato questa consuetudine, esibendosi in una partita micidiale. Si è stupito lui per primo di questa cosa e si è illuso che il 2019 fosse l’anno fortunato.
Quello che scrivo è forse un po’ “tecnico”, nel senso che sarà comprensibile solo per chi conosce il gioco. Ma per rendere partecipi anche gli altri vi dico che il sistema prevede l’attivazione delle varie formazioni tramite una pesca di appositi chit. Il russo può contare su una pesca più cospicua, in genere da 7 a 10 chit a turno. Il tedesco deve arrangiarsi con un massimo di 5 chit (3 negli ultimi due turni!!). Quello che viene viene. I chit sono parecchi, ma in linea di massima il russo riesce ad attivare quasi tutti gli HQ dei suoi 2 fronti bielorussi. Il tedesco, invece, si ritrova ad avere degli interi settore del fronte paralizzati, vivendo quella sensazione di angoscia e di mancanza di coordinazione che nel 1945 doveva essere assai evidente per tutti i generali.
Ecco cosa è riuscito a fare Livio nei primi 8 dei 10 turni previsti:
– ha pescato SEMPRE, dal secondo turno (quando arriva) fino al 10° il chit che consente di attivare una formazione a scelta del secondo fronte bielorusso. Ha pescato SEMPRE, tranne una sola volta, il chit che consente di fare la stessa cosa per il terzo fronte bielorusso.
– Io come tedesco avevo, dal terzo turno, il chit dell’alto comando (HGM), che consente di fare la stessa cosa e di attivare (cosa preziosissima) anche 2 unità indipendenti ovunque sulla mappa. Fino all’ottavo turno (compreso), non l’ho MAI pescato.
– Il tedesco ha 2 formazioni praticamente “congelate”, nel senso che gli HQ non possono muovere fino a quando si arriva al sesto turno (oppure quando il russo conquista 2 punti vittoria). Pescare quei due chit è una perdita di potenziale devastante, poiché non si riesce a fare praticamente quasi nulla. Ebbene, dal 1° al 10° turno ho SEMPRE pescato uno dei due chit incriminati, mentre l’altro l’ho pescato “solo” 7 volte.
– Livio ha tirato circa il 75% dei tiri dal 4 al 6 per 8 turni, con una punta del 90% al turno 6. Gli sono invece andati quasi sempre male i tiri di barrage d’artiglieria.
Inutile dire che, a fronte di quanto descritto, la situazione appariva per me davvero gravissima, con il russo in grado far scendere sotto i fatidici 8 gli esagoni PV controllati dal tedesco. Mentre ad est riuscivo in qualche modo a contenere l’avanzata del terzo fronte bielorusso, ad ovest lo sfondamento del secondo fronte appariva difficile da arrestare.
Ma al 9° turno … Livio è ritornato se stesso e la sua sfiga proverbiale lo ha riportato sulla terra. Ho pescato il chit che consente alla Gross Deutschland di rientrare in gioco. Ho pescato finalmente il chit del HGM, più altri chit “utili”, che mi hanno consentito di preparare una controffensiva nel settore nord ovest. Al decimo turno Livio pesca il chit degli eventi casuali e cosa fa? Tira un incredibile 2 (con due dadi), unico risultato che consente ad un’ultima unità meccanizzata tedesca di entrare come rinforzo. Con quella singola unità sono andato ad interpormi tra i… cingoli di una sua formazione meccanizzata, impedendogli di fatto di conquistare un altro prezioso punto di vittoria. Ma ero comunque perdente, controllavo solo 7 PV. All’improvviso si attiva uno dei 3 HQ che avevo schierato per l’ultima possibile controffensiva. Livio era riuscito a rinforzare l’esagono (7 punti in difesa), ma io arrivo comunque sul 2 a 1. Mi occorre un risultato DR2 (che in città diventa un DR1) per riconquistare l’esagono. Lo otterrei solo tirando 4 o 5. Faccio 5, Livio s’incazza come una belva, il fuhrer invia una croce di ferro al comandante della Gross Deutschland e la partita si conclude così: vittoria marginale tedesca, all’ultimo respiro. Tento un altro contrattacco sul 2 a 1, ma questa volta tiro 2… un altro DR” sarebbe stato troppo!
Alla fine ho convinto Livio a giocare a parti invertite. Ora sarà lui a sperimentare l’angoscia del tedesco. Siamo già al turno 3 e mi sembra che le mie truppe sovietiche stiano andando bene. Staremo a vedere…
Come nota finale confermo le prime impressioni. Il gioco è semplice, ma ricco di scelte e totalmente imprevedibile, soprattutto per il tedesco. Occorre sempre “metterci una pezza” e non sempre è facile. Ma anche il russo deve lavorare bene, scegliendo accuratamente come aggirare le linee difensive (che annullano ogni risultato di ritirata!) e le “Festung”. Occorre penetrare con i carri e allargare il fronte con le fanterie, stando attenti ai possibili contrattacchi (pochi, ma a volte assai fastidiosi).
Un ottimo gioco!
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