Enemy Action Ardennes – II parte di Mauro Faina

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La notte del 25 dicembre vede il tedesco sconfitto con la perdita anche di due esagoni del vallo occidentale ad opera della III armata di Patton. Il sistema prevede che se al 25 dicembre non hai più di 27 punti, hai perso ( poi c’è un incremento di due punti fino al 29 dicembre, ultimo giorno dell’offensiva). Ingenti le perdite da entrambe le parti con diverse unità di punta tedesche ridotte. Analizziamo il wargame su due piani: quello prettamente operazionale e storico e uno relativo al sistema di gioco. Abbiamo impostato la partita come quella precedente con maggiore attenzione al centro e pura difesa con la settima di Brandenberger e attacchi pochi, ma decisi della sesta di Dietrich. Non va! Certo si prende Bastogne, magari qualche cittadina oltre, Arlon può essere presa, ma si finisce fuori rifornimento. Punti chiave come Trois Pons e Manhay si catturano nella confusione di posti di blocco mancati e poca reazione americana, ma rimangono delle aree inutili dato che manca la spinta successiva verso la Mosa e Liegi. A un certo punto diventa una guerra d’attrito e il tedesco senza unità a supporto arretra lentamente. L’arrivo dell’armata di Patton è stato un autentico sfondamento che ha portato i carri americani dentro la Germania a Bitburg ( non si pensava a una tale spinta laterale). Patton ha delle autentiche praterie davanti. Il dopo Ardenne sarà solo una lunga ritirata fino al Reno e oltre. Anche l’idea di spostare il I corpo SS verso le unità di Manteuffel richiede troppo tempo e gli aerei alleati imperversano. Insomma vai per cambiare la storia e poi ottieni una fotocopia! Il sistema di gioco in solitario può essere diviso in 3 parti: prima oppone semplici posti di blocco e poche unità per fermare la furia tedesca, poi turno dopo turno le riserve iniziano a entrare e a costruire il fronte. Nella terza fase aumenta la pressione alleata con le carte che incrementano le possibilità offensive, mentre il tedesco cerca di mantenersi all’attacco e di difendersi lungo i fianchi con poche possibilità di consolidare il fronte. Allo stesso tempo le artiglierie americane martellano senza sosta. Lo studio del sistema è iniziato più di 1 mese fa e malgrado un pronto piazzamento, l’apprendimento non è stato per nulla facile a causa di numerose meccaniche innovative, funzionali, ma non intuitive. I primi turni sono stati giocati più volte e solo alla seconda completa campagna si può parlare di una corretta, ma non ottimale conoscenza del sistema. Iniziare una terza campagna? No per il momento. Magari andiamo a provare il wargame a 2, sicuramente più semplice del solitario. Era dai tempi di “Ambush” che un sistema in solitario non mi rapiva così. Ieri sera mia moglie mi ha chiesto: ancora nelle Ardenne? È da Agosto che le bazzichi! 🙂 . Il gioco campagna dura 10 ore circa con qualche pausa per consultare alcune procedure. Bellissima la semplice accortezza dei posti di blocco che appaiono all’improvviso e costringono le divisioni panzer a bloccarsi o a cambiare strada. E presto quei posti di blocco diventano punti di resistenza per l’americano da cui ripartire. Se qualcuno ricorda Ambush e quelle cartelle alfa numeriche da consultare per vedere cosa saltasse fuori, troverà sicuramente delle similitudini con Enemy Action Ardennes di Butterfield. Su questo gruppo un appassionato chiedeva il perchè del fascino di un’operazione disperata in partenza e così tanto giocata. Proprio per questo un wargame acquista spessore. L’idea di poter cambiare la storia e sentirsi generali sul campo di battaglia è la tipica sindrome che affligge noi appassionati. Questo wargame offre a coloro che non hanno la possibilità di giocare con l’amico di turno un’esperienza indimenticabile con l’apprendimento di nozioni storiche e militari non indifferenti. In queste settimane ho “conosciuto” due unità tedesche che fino a ieri ignoravo. Ho aumentato il mio giudizio a 9 su boardgamegeek. Enemy Action Ardennes ha un prezzo discretamente elevato, ma mai come in questo caso le vale tutte e può tenervi incollati al tavolo per molto tempo. Si ricorda che il gemello ” Enemy Action Kharkov” ha vinto il Vexillum del miglior wargame del 2022 per il periodo del XX secolo. Spero di non avervi tediato troppo con i numerosi post sulle Ardenne chiedo perdono , e da domani cambiamo argomento ( faremo sicuramente dei video su EAA). Stay Tuned!

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