A Pragmatic War – The War of Austrian Succession (serie No Peace without Spain) di Enrico Fraviga

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A Pragmatic War – The War of the Austrian Succession
dal sistema No Peace without Spain ! (Compass)
1744. La Francia è ufficialmente in guerra ma Carlo Alberto, pur vecchio e stanco, è ancora vivo e mantiene la Baviera e ciò che resta dell’Impero dalla parte dei Borboni permettendo ai francesi di entrare nei territori imperiali senza colpo ferire. La Gran Bretagna però resta una minaccia perchè è difficilissimo per i Borboni controllare l’Atlantico e il porto di Dunkerque è un boccone appetibile. Federico Secondo in Slesia subisce la pressione austriaca ma resiste, la Prussia potrebbe presto decidere di abbandonare la guerra per ragioni politiche.
la Savoia è anch’essa entrata in guerra insieme ai Pragmatici e si trova fra due fuochi con i francesi a ovest e gli spagnoli che risalgono da sud; oltretutto gli eserciti austriaci sono tutti oltr’Alpe per contenere l’avanzata francese.
Non sarà Path of Glory versione Età Moderna (non ci va nemmeno vicino direi) ma regala qualche ora di divertimento e una discreta immersione. Il gioco può definirsi un card driven in versione ridotta (viene estratto un evento ad ogni turno che può rappresentare un evento storico o essere una semplice carta battaglia) e ad ogni turno vengono distribuite 5 carte azione che in realtà indicano solo un numero da 1 a 3 che rappresenta il numero di azioni disponibili: muoversi per una campagna, trasferire delle unità sul modello dei SR di PoG (piu o meno) recuperare un’unità girata, recuperare parzialmente delle armate demoralizzate per una sconfitta in battaglia, muoversi per mare (se possibile) o – per il Borbone – costruire una flotta per tentare di controllare il Mediterraneo o l’Atlantico.
Ad ogni turno possono verificarsi o meno alcuni eventi storici (la “Supplica” di MariaTeresa ai nobili Ungheresi, l’entrata in guerra della Francia, la morte di Carlo Alberto. Altri eventi ricorrono casualmente con l’estrazione della carta evento e altri ancora sono obbligatori (entrata in guerra di Gran Bretagna e Olanda… e fase dei rinforzi).
Ci sono anche Replacement Points da usare per ricostruire unita o girare quelle flippate.
I fronti aperti sono parecchi e i Leader (necessari per muovere le armate) abbastanza ridotti di numero perciò vanno fatte delle scelte. Si combatte a est per la Slesia che presto a tardi Federico potrebbe abbandonare uscendo dalla guerra, si combatte a ovest sul “solito” confine franco tedesco, si combatte in un nord Italia frastagliato fra Savoia, Austria, Modena e Genova. A nord Hanover (3 punti vittoria) non è fortificata e cambia “proprietario” con una certa frequenza
La mappa è point to point e gli spazi possono essere città fortificate (che vanno assediate) o meno. Tutte le città fortificate danno punti vittoria. Le battaglia sono a tiro di dado sulla base delle unità presenti e della forza tattica del leader… 5 o 6 colpiscono perciò la casualità la fa da padrona.
Due giocatori per, direi, un 4 orette di partita e un sistema che ha il vantaggio si essere replicato da Compass su altri giochi con scenari diversi ma sempre legati al periodo fra la fine del rinascimento e l’età moderna.
oh… a me non dispiace.
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