Tre giorni di Play intensi e proficui.
Il primo giorno Fire In The Lake – Sovereign Of Discord. Ero un po’ in dubbio se presentarlo o meno: quattro giocatori, un’espansione, un periodo poco attraente. E invece è stato molto apprezzato: durata contenuta, molti scenari, approfondimenti storici a bizzeffe e un sistema dove i giocatori USA e NVA – pur non essendo presenti sulla mappa – giocano tantissimo. In sostanza, ho avuto il piacere di far scoprire questa espansione a molti giocatori che l’avevano ritenuta poco interessante.
Secondo giorno, Guiscard 2. Qui c’è poco da dire: se dopo più di quarant’anni il sistema Cry Havoc continua ad avere appassionati, un motivo ci sarà. Ho avuto il piacere di farlo provare a giocatori che provenivano da giochi skirmish, ma che non avevano mai provato un wargame “classico”: penso che fossero quarant’anni che non spiegavo cosa sia una CRT e come funziona. Però è sempre utile ricordarsi che il mondo è più vasto delle delle nostre mappe e dei nostri counter. E soffermarsi un attimo sull’intrinseca eleganza delle CRT, elemento per noi scontato.
Terzo giorno (sì, quest’anno avevo voglia di variare ): Point Blank – V Is For Victory. Il gioco è poco conosciuto e non mi aspettavo grandi presenze, non ci sono stati i numeri dei giorni precedenti, ma sono soddisfatto. I giocatori sono rimasti sorpresi dal fatto che sembra un gioco di carte – carte per le unità, carte per i terreni, carte per le azioni: il dubbio è lecito – e invece è un gioco massiccio, un wargame vero e proprio, la.trasposizione senza mappa e pedine di Lock’n Load.
La cosa più bella però è che ho visto tutta l’area del BG Storico lavorare a pieno ritmo. Play ha avuto grandi numeri e la nostra area non ha fatto eccezione, un ottimo segnale.
Ringrazio tutti per l’impegno ai tavoli, tre giorni di dimostrazioni sono faticosi, e ringrazio CasusBelli – Board Wargames (BG Storico) e nello specifico Mauro Faina e Loris Luchetti perché l’area del BG Storico, i tavoli e i numeri dei visitatori non si fanno da soli.
Adesso vi lascio, perché i regolamenti dei wargame presi a Play mi guardano con gli occhioni da cucciolo e non mi va di lasciarli soli troppo a lungo.