Traces of War – Finale di Partita Luchetti/Valentini

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Partita Traces of War (VUCA Simulations)
Loris (Asse) –Stefano (Sovietico)
Fine Partita, con vittoria sovietica a 65 VP conquistati e nessuna possibilità per il tedesco di riguadagnarne qualcuno.
E tanto tuonò, che…diluviò….
Come immaginato alla fine del devastante 7° turno (il vero “turning point” della partita) Stefano “Malinovsky” Valentinii conquista la vittoria della partita. Con l’attivazione del chit di South West, può infatti accerchiare alcune unità di fanteria tedesche già ridotte ed eliminarle su rapporti di forza 8-1 e 5-1, conquistando i restanti necessari 4 VP.
Un bravo a Stefano che ha ben giocato: dopo i primi 4 turni in cui era stato fin troppo prudente, dal 5° turno in avanti ha assunto decisamente un’iniziativa più aggressiva e si è spinto bene nella porzione centrale della mappa, vero punto debole dello schieramento dell’Asse. Infatti, con le città di Kiev e Dnipro da difendere, molto lontane tra loro, il giocatore tedesco è costretto ad allungare parecchio le sue linee e, non avendo abbastanza unità, fatica a tenere una linea omogenea. Il passaggio poi in forze del Sovietico del fiume Dnipro a Kanev, Cherkassy e Kremenchuk crea un gap nelle linee che il tedesco molto difficilmente può contrastare,
Stefano ha avuto poi dalla sua due elementi fondamentali: degli ottimi tiri di dado sui rapporti bassi ed intermedi, che sono costati al tedesco la perdita di diversi step dove pure aveva la possibilità di ritirata (e questo ha comportato molte perdite di VP che si potevano evitare) e, soprattutto, una devastante sequenza di ben 7 chit sovietici consecutivi al 7° turno. Questa sequenza, così rara, gli ha permesso di isolare diverse unità tedesche e di spezzare definitivamente in due il fronte difensivo tedesco.
Il tedesco perde infatti la partita pur avendo perso solo 2 delle 5 città maggiori, per complessivi16 VP (Kharkov e Stalino, che peraltro cade solo al 6° turno), ma dovendo subire ben 41 VP di perdite (12 VP corazzati, 6 unità e ben 29 VP di fanteria, 29 unità) oltre a 4 rilocazioni di HQ, costati altri 8 pesantissimi VP. Tutte queste perdite gli hanno impedito di lasciare Dnipropetrovsk in mano sovietiche e ritirarsi più ad ovest.
Inoltre il tedesco ha dovuto fare i conti con la pessima media di 2,73 ai tiri di dado nei 26 contrattacchi effettuati nella partita. A differenza del Sovietico, che ha portato invece bene 114 attacchi con una media perfetta di 3,5 in generale, ma di oltre 4 se si considerano solo gli attacchi fino al 5-1, quelli decisivi (attacchi di 8-1 ed oltre generano praticamente sempre danni con almeno una perdita di step al difensore).
Incassiamo quindi questa sconfitta e ci diamo appuntamento alla partita di ritorno a fazioni invertite, dove, con il Sovietico, mi piacerebbe provare strategie alternative a quelle ormai consolidate (anche se funzionano, ma il bello è anche trovare strade diverse 😉 ).
Gioco in ogni caso davvero divertente e consigliatissimo!
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