Modena Play 2024 – Un commento di Ronald Peschiani

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Vorrei fare un post particolare, riguardo ciò che ha maggiormente inciso in questa mia ventesima o probabilmente più partecipazione a Play o Mod-Con.
Quest’ultima dizione per me foriera di ricordi di come veniva chiamata quando si svolgeva tra poche centinaia di intimi sulle piste di bocce della Polisportiva Saccà in via Paltrinieri.
Con il sottoscritto e Mauro Faina ancora con i capelli scuri e ben prima dei servizi al TG1 della sera e le decine di migliaia di partecipanti all’evento.
Ebbene invece in questo 2024 ho potuto essere presente a due momenti apparentemente diversi eppure così simili ed importanti per il futuro della nostra attività.
Non vorrei scomodare il mito Plutarco e le sue vite parallele, ma quest’ anno mi è stato richiesto dai protagonisti stessi di pronunciarmi su due situazioni.
La prima un work in progress in cui Paolo Mori e il suo sodale Alex Zucchini mi hanno chiesto di esprimere un parere sul loro lavoro; un entry level napoleonico molto più carino come prodotto di altri usciti in modalità ridondante e gravitanti nel panorama attuale, a testimonianza che il mondo degli appassionati italiani è in grado di produrre nel proprio contesto prodotti validi.
La seconda il brillante e competente Uwe Walentin punta di diamante della Sound of Drums, ed il suo Eylau 1807, un possibile contraltare al sistema tattico napoleonico della Bataille edito da quasi mezzo secolo e che ha dato l’ imprinting alla mia attività di giocatore.
Un prodotto ben diverso dal primo, come impegno espresso ed investimenti economici, ma come l’ altro in grado di lasciare una traccia nella propria categoria.
Pensavo di essere considerato un buon conoscitore del periodo napoleonico e delle simulazioni esistenti su di esso, se non altro per la mia storia personale ed i quasi cinquant’anni di gravitazione nel mondo del boardwargame italico.
Ma l’ attenzione di entrambi questi team di designer per il mio giudizio, come fondativo per il loro lavoro, mi ha commosso perché ho sentito in questo il senso dell’essenza del mio o vorrei dire il nostro lavoro.
In una Play in cui il BG storico e Casus Belli, che ne è l’ anima promotrice, e di tutti i suoi soci, dirigenti, dimostratori e simpatizzanti, portano avanti questa nicchia, forse minoritaria come numeri nel mondo ludico globale, ma fondamentale in quanto espressione di una visione seria ed intellettuale di concepire il gioco, o perlomeno questo tipo di gioco!
Una soddisfazione per me e per l’ associazione a cui appartengo e che ci ripaga di tutto, anche delle amarezze che anche in un contesto così apparentemente gioioso, non sono lesinate dagli invidiosi.
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